"Ingegnere per vocazione, fotografo per passione"
 

il viaggiatore è un archeologo

“il viaggiatore è un archeologo che scende nel paesaggio pietroso delle città, attraversa i loro strati come Schliemann quelli di Troia.”

Claudio Magris nella sua prefazione a “Immagini della città” di Walter Benjamin

La descrizione della città

“… la descrizione della città – e in particolare della propria città – è un viaggio nel tempo piuttosto che nello spazio. La città diviene cosí doppiamente straniera: straniera e sconosciuta come lo era per il bambino che vi muoveva i primi passi senza conoscerla ancora e straniera perché non è piú quella di una volta, quando il bambino la scopriva muovendovi quei primi suoi passi. Ma lo sguardo si fa veggente solo se vede l’estraneità delle cose, la loro alienazione e lontananza.”

Claudio Magris nella sua prefazione a “Immagini della città” di Walter Benjamin

Andare per fiumi…

“Andare per fiumi richiede lentezza, dedizione, impone il lusso di perdere tempo, in conflitto con la cronica esigenza di correre per incastrare appuntamenti e impegni, uno dopo l’altro, con la massima efficienza e organizzazione. È un incedere non lineare, pieno di imprevisti, scoperte, enigmi da decifrare, non si può pianificare. Lungo i fiumi ho imparato a cercare bellezza, rifugio, conforto, pure nei contrasti, oltre l’invisibile barriera tra lo spazio antropico e il mondo mutevole di terra e acqua.”

Elisa Cozzarini in “Gli intrecci del fiume”

Senti, il torrente scorre ancora

“È finita in tribunale, terzo grado di giudizio, la battaglia per salvare il torrente Talagona dalla costruzione di una centrale idroelettrica che avrebbe prodotto poca energia e generato un grande impatto ambientale, nel cuore delle Dolomiti bellunesi. Hanno vinto Giovanna e tutti quelli che si opponevano allo sfruttamento fino all’ultima goccia di uno degli ultimi fiumi ancora liberi sulle nostre montagne. Non è solo questione di poesia e paesaggio, ma di leggi e regole da rispettare, per la difesa dell’ambiente.
«Senti, il torrente scorre ancora. Valeva la pena lottare!»”

Elisa Cozzarini in “Gli intrecci del fiume”

Fino all’ultima goccia

“Il silenzio delle distese di ghiaia è ciò che resta dell’imperativo: prendere fino all’ultima goccia, usare tutto il possibile, in nome dello sviluppo.”

Elisa Cozzarini in “Gli intrecci del fiume”