"Ingegnere per vocazione, fotografo per passione"
 

Via Imperiale | Kaiser Strasse

Via Imperiale | Kaiser Strasse | ©2020-2023

© Guido Benedetti 2016- 2017

Il progetto “Via Imperiale | Kaiser Strasse” nasce in piena pandemia COVID-19 quando ad aprile 2020 l’Italia si fermò e quasi tutti noi dovemmo rimanere chiusi in casa con l’unica possibilità di uscire solo per brevi passeggiate e facendo attenzione a non allontanarsi troppo dalla propria abitazione.

Poco prima di quel periodo, accompagnato ancora dagli appunti e dagli studi del geografo Alessandro Cucagna, ero impegnato in una nuova puntata dedicata al nostro territorio: in particolare stavo realizzando un lavoro di rilievo fotografico dedicato alla valle di Terragnolo, una porzione delle più ampie valli del Leno, territorio situato in sinistra orografica del fiume Adige in prossimità della città di Rovereto. Il lavoro di ricerca subì inevitabilmente uno stop dopo l’ultima uscita del 7 marzo 2020 svolta già in “odore” di pandemia.

Nei giorni successivi la sensazione forte era di essere sospesi nel tempo liberi, dopo l’attività lavorativa svolta in smart-working, dalle altre mille incombenze giornaliere.

Dopo aver seguito la presentazione su youtube di un lavoro fotografico di Marco Introini dedicato all’attraversamento fotografico della città di Padova e aver ricordato il metodo di lavoro di Gabriele Basilico (che molte volte aveva dichiarato che nella maggior parte dei casi i suoi lavori seguivano un ben definito percorso geografico di lettura della città), avviai una ricerca dedicata alla storica via di attraversamento della borgata di Mori: l’elegante “via Imperiale”.

Fu così che, dopo aver preso in prestito da Gianmario Baldi –  già catalizzatore, assieme a Luca Chistè, della nascita del mio progetto “GARDUMO 77.78 | 17.18” dedicato alla valle di Gresta –  una copia del progetto di massima del Piano Regolatore di Mori Borgata predisposto per la ricostruzione della città di Mori dopo la grande guerra, iniziai – anche se solo a tavolino –  lo studio relativo allo sviluppo della città, e quindi delle modifiche registrate nel suo tessuto urbanistico, dopo la grande guerra.

Le ricerche sono poi state integrate con le informazioni desumibili dalle mappe storiche riguardanti la cittadina di Mori e dall’analisi della situazione registrata nelle mappe catastali risalenti all’impianto dello stesso (circa 1850). Predisposi così un primo piano di lavoro che riguardava le strade e gli edifici esistenti (o non più esistenti) lungo la storica via di attraversamento che univa la frazione di Ravazzone con quella di Mori Vecchio.

Fu così che iniziai (zaino fotografico in spalla e, molte volte, a cavallo della mia bicicletta) a percorre l’asse storico ricordato in alcuni testi come “via Imperiale”.

Il contesto registrato nelle immagini raccolte, che documentano e al contempo interpretano lo spazio urbano fotografato, si è rilevato molto interessante; a differenza delle aree edificate più recentemente, lungo la vecchia ed elegante via Imperiale gli edifici si rivelano in stretto rapporto con la viabilità di attraversamento e con gli spazi pubblici esistenti (piazze o slarghi esistenti).