"Ingegnere per vocazione, fotografo per passione"
 

Andare per fiumi…

“Andare per fiumi richiede lentezza, dedizione, impone il lusso di perdere tempo, in conflitto con la cronica esigenza di correre per incastrare appuntamenti e impegni, uno dopo l’altro, con la massima efficienza e organizzazione. È un incedere non lineare, pieno di imprevisti, scoperte, enigmi da decifrare, non si può pianificare. Lungo i fiumi ho imparato a cercare bellezza, rifugio, conforto, pure nei contrasti, oltre l’invisibile barriera tra lo spazio antropico e il mondo mutevole di terra e acqua.”

Elisa Cozzarini in “Gli intrecci del fiume”

Senti, il torrente scorre ancora

“È finita in tribunale, terzo grado di giudizio, la battaglia per salvare il torrente Talagona dalla costruzione di una centrale idroelettrica che avrebbe prodotto poca energia e generato un grande impatto ambientale, nel cuore delle Dolomiti bellunesi. Hanno vinto Giovanna e tutti quelli che si opponevano allo sfruttamento fino all’ultima goccia di uno degli ultimi fiumi ancora liberi sulle nostre montagne. Non è solo questione di poesia e paesaggio, ma di leggi e regole da rispettare, per la difesa dell’ambiente.
«Senti, il torrente scorre ancora. Valeva la pena lottare!»”

Elisa Cozzarini in “Gli intrecci del fiume”

Fino all’ultima goccia

“Il silenzio delle distese di ghiaia è ciò che resta dell’imperativo: prendere fino all’ultima goccia, usare tutto il possibile, in nome dello sviluppo.”

Elisa Cozzarini in “Gli intrecci del fiume”

Ripetizione e misurazione

“Al gesto metodico della ripetizione mi piace associare, nella pratica, quello della misurazione: con questo intendo prendere le misure dello spazio che mi sta davanti, cercare di comprenderne la natura, di svelarne i misteri, o, più metafisicamente, di risolverne gli enigmi. È chiaramente un modo per dialogare con le architetture, con la città.

Un tentativo di fare breccia dietro l’apparenza delle cose con il desiderio, forse utopico ma incessante, di reimmaginare una città.”

Gabriele Basilico intervistato da Giacinto Di Pietrantonio

Insieme vs singoli particolari

“Io non ascoltavo la sua spiegazione: la Luna, ingrandita dal telescopio, m’appariva in tutti i particolari, ossia me ne apparivano molti particolari insieme, così mescolati che più la osservavo meno ero sicuro di com’era fatta, e solo potevo testimoniare l’effetto che questa vista provocava in me, un effetto d’affascinato disgusto. Per prima cosa potrei dire delle venature verdi che la percorrevano (…).

(…)

Ecco che sto tornando a fissarmi sui particolari, metodo di descrizione più suggestivo in apparenza, ma in realtà di efficacia limitata, perché è solo considerandoli in tutto l’insieme (…) che vanno considerati i singoli particolari…

Da “La molle luna” di Italo Calvino in “Ti con zero”

La prima cosa è sapere cosa escludere

“La differenza decisiva tra i due libri – tale da farli definire l’uno vero e l’altro falso anche se identici – starà tutta nel metodo. Per progettare un libro – o un’evasione – la prima cosa è sapere cosa escludere.”

Da “Il conte di Montecristo” tratto da Ti con zero di Italo Calvino