"Ingegnere per vocazione, fotografo per passione"
 

L’idea non è mai qualcosa di fulminante

“L’idea non è mai qualcosa di fulminante, che viene fuori con prepotenza, tutta intera, rigida. Non credo.

È un processo di costante approssimazione, un continuo tentativo di avvicinarsi al cuore di ciò che si intuisce ma non è ancora chiaramente definito. Insomma, credo che una grande idea la si riconosce quando è stata sviluppata molto bene, assecondata, lasciata libera di trovare la sua strada da sé, seguita anche lungo itinerari sbagliati e quindi ricondotta alle intenzioni iniziali. E forse quando un film viene male è perché ci si è fermati troppo presto.”

Francesca Archibugi intervistata da Eugenio Manca in “I ferri del mestiere”

“Serpentoni”

“Questi “serpentoni” che testimoniano gli antichi corsi dell’Adige e dei suoi rami sono numerosissimi. Ogni corso principale antico ha molti rami secondari che si riferiscono ai vari sfondamenti degli argini durante le piene.”

Giangi Poli in “L’ADIGE. Storia e vita di un fiume”

Ma come fanno le storie a lasciarci

“Ma come fanno le storie a lasciarci?

Se non vengono raccontate, scritte o disegnate [o, lo aggiungo io, fotografate], si svuotano della loro sostanza, perdono le loro parole come una donna incinta perde le acque. Spariscono senza lasciare traccia.”

Tahar Ben Jelloun

Volare è il contrario del viaggio

Ti allacci la cintura. L’aereo sta atterrando.

Volare è il contrario del viaggio: attraversi una discontinuità dello spazio, sparisci nel vuoto, accetti di non essere in nessun luogo per una durata che è anch’essa una specie di vuoto nel tempo; poi riappari, in un luogo e in un momento senza rapporto col dove e col quando in cui eri sparito.

Intanto cosa fai? Come occupi quest’assenza tua dal mondo e del mondo da te?

Leggi; non stacchi l’occhio dal libro da un aeroporto all’altro, perché al di là della pagina c’è il vuoto, l’anonimato degli scali aerei, dell’utero metallico che ti contiene e ti nutre, della folla passeggera sempre diversa e sempre uguale.

Italo Calvino in “Se una notte d’inverno un viaggiatore”

Studia la città dove vivi

“Rispetta la strada.
L’educazione d’un popolo si giudica innanzi tutto dal contegno ch’egli tiene per la strada.
Dove troverai la villania per le strade, troverai la villania nelle case.
E studiale, le strade, studia la città dove vivi…”

Marcello Fois cita “Cuore” di Edmondo de Amicis in “L’invenzione degli italiani. Dove ci porta Cuore”