"Ingegnere per vocazione, fotografo per passione"
 

La miseria forza vitale del Paese

La miseria è ancora l’unica forza vitale del Paese e quel poco o molto che ancora regge è soltanto frutto della povertà. Bellezze dei luoghi, patrimoni artistici, antiche parlate, cucina paesana, virtù civiche e specialità artigiane sono custodite soltanto dalla miseria. Dove essa è sopraffatta dal sopraggiungere del capitalismo, ecco che si assiste alla completa rovina di ogni patrimonio artistico e morale. Perché il povero è di antica tradizione e vive in una miseria che ha antiche radici in secolari luoghi, mentre il ricco è di fresca data, improvvisato, nemico di tutto ciò che lo ha preceduto e che l’umilia. La sua ricchezza è stata facile, di solito nata dall’imbroglio, da facili traffici, sempre o quasi, imitando qualcosa che è nato fuori di qui. Perciò quando l’Italia sarà sopraffatta dalla finta ricchezza che già dilaga, noi ci troveremo a vivere in un paese di cui non conosceremo più né il volto né l’anima.

Leo Longanesi, “La sua signora”, 1957.

46

Martedì 13 marzo 2012.

Oggi è il mio 46° compleanno.

Oltre al numero delle moto guidate da Valentino Rossi, il numero 46 mi ricorda il 46° parallelo terrestre che taglia il Trentino in due (passando a metà strada circa tra Rovereto e Trento) e che ruota incessantemente su se stesso pur nella sua immobilità relativa.

Questo continuo ruotare, mostrando allo stesso tempo sempre se stesso, mi fa paragonare il 46° parallelo alla nostra vita quotidiana che ci vede impegnati in mille attività, professionali e non, mantenendo però al centro dell’universo i nostri affetti che, per ognuno di noi, costituiscono l’ “ombelico del mondo”.

Finita la giornata, infatti, posso sicuramente affermare con assoluta certezza che il momento più emozionante e più importante è stato quello in cui ho ricevuto un disegno realizzato da Andrea con gli auguri dei miei cari e quando ho ascoltato, al caldo della nostra cucina, la canzone “Tanti Auguri” davanti ad una bella torta decorata!