"Ingegnere per vocazione, fotografo per passione"
 

Bisogna portarli a spasso questi presuntuosi, che prendano aria.

“Ascoltare una voce che racconta fa bene, ti toglie dall’astrattezza di quando stai a casa credendo di aver capito qualcosa “in generale”. Si segue una voce ed è come seguire gli argini di un fiume dove scorre qualcosa che non può essere capito astrattamente.”

“Le idee che ho portato in viaggio, non sono capace di servirmene. Troppo diversi i pensieri che vengono muovendosi da quelli che si accumulano in casa propria, sono due cose che non stanno bene assieme. Vorrebbe dire che noi non siamo padroni dei nostri pensieri, semmai sono loro che accampano dei diritti su di noi secondo le situazioni in cui sorgono; e poi diventano anche presuntuosi. Bisogna portarli a spasso questi presuntuosi, che prendano aria.”

20 maggio 1983 – da “Verso la foce” di Gianni Celati

Il paese si stende attorno alla meravigliosa piazza rettangolare, non umiliata dal cemento e dal nuovo.

“Il paese si stende attorno alla meravigliosa piazza rettangolare, non umiliata dal cemento e dal nuovo. La prospettiva delimitata in fondo da due colonne a ridosso dell’argine, imbuto d’una strada silenziosa con belle case antiche, porta l’occhio verso l’aperto. Là in fondo l’aperto si presenta dietro un orizzonte, facendo sentire l’indistinta lontananza che dà un senso alla nostra collocazione spaziale. Piazza quasi sempre vuota, dove il vuoto si riconosce come l’accogliente, e noi accolti potevamo accorgerci degli altri accolti di passaggio, senza la solita sensazione di fastidio.”

da “Verso la foce” di Gianni Celati

“Osservare” secondo Gianni Celati

“Ogni osservazione ha bisogno di liberarsi dai codici familiari che porta con sé, ha bisogno di andare alla deriva in mezzo a tutto ciò che non capisce, per poter arrivare ad una foce, dove dovrà sentirsi smarrita. Come una tendenza naturale che ci assorbe, ogni osservazione intensa del mondo esterno forse ci porta più vicini alla nostra morte; ossia, ci porta ad essere meno separati da noi stessi.”


Gianni Celati – Introduzione di “Verso la foce”

Recensione di Salvatore Picciuto del libro GARDUMO 77.78|17.18

Tra le pubblicazioni ricevute negli ultimi tempi, oggi volevo ringraziare e complimentarmi con Guido Benedetti per il suo attento lavoro fotografico, sintetizzato nelle 40 immagini presenti all’interno del volume [GARDUMO 77.78|17.18], su un percorso battuto quaranta anni prima dal geografo triestino Alessandro Cuccagna. Altro bel modo di osservare e fotografare il territorio.

link dal “post facebook

Il vero viaggio di scoperta…

“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel trovare nuovi territori, ma nel possedere altri occhi, vedere l’universo attraverso gli occhi di un altro, di centinaia d’altri, osservare il centinaio di universi che ciascuno di loro osserva, che ciascuno di loro è”.
Marcel Proust