"Ingegnere per vocazione, fotografo per passione"
 

Una firma per scegliere liberamente i nostri rappresentanti in Parlamento

Il comitato referendario per i collegi uninominali ha presentato in Corte di Cassazione, l’11 luglio scorso, due richieste di referendum abrogativo, aventi ad oggetto la disciplina vigente per l’elezione dei due rami del Parlamento.

In breve i referendum vogliono abrogare la legge Calderoli, dal nome del Ministro proponente, conosciuta universalmente col nome di porcellum o di legge porcata, come la definì lo stesso poco dopo lapprovazione parlamentare.

Tale legge è profondamente sbagliata per i principi che contiene: liste bloccate, premio di maggioranza, distribuzione proporzionale dei seggi, soglie di sbarramento assai esigue. Per questo va cambiata.

In questa pagina del Comitato La Bussola di Ala, si spiegano nel dettaglio i due quesiti referendari che propongono di abolire completamente lattuale legge elettorale nazionale (il Porcellum). Con l’abrogazione dell’attuale legge elettorale si ripristinerebbe, a meno di eventuali modifiche in Parlamento, la precedente legge elettorale, la legge Mattarella, con la quale si è votato nel 1994, nel 1996 e nel 2001 e che è stata la prima legge che ha permesso l’alternanza delle forze politiche al governo.

E’ POSSIBILE FIRMARE PER I REFERENDUM NEL PROPRIO COMUNE (ufficio anagrafe/elettorale)

SI PUO’ FIRMARE FINO AL 20 SETTEMBRE

Anche i cittadini trentini, in questo modo, possano avere molte possibilità per firmare e per poter finalmente tornare a decidere direttamente. La legge elettorale è il meccanismo con cui noi cittadini possiamo scegliere liberamente i nostri rappresentati in Parlamento: l’attuale legge va cambiata, è importante firmare per cancellarla definitivamente dalla vita democratica del nostro Paese.

F1 – Monza 2011

Superba partenza di Fernando!

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10.08.2011_Osservazioni alla mozione “Collegamento Vallagarina-A lto Garda s ulla S.S.240” da parte del Comitato di Salvaguardia e Valorizzazione del territorio di Mori

Ecco le osservazioni del Comitato di Salvaguardia e Valorizzazione del territorio di Mori alla mozione “Collegamento Vallagarina-Alto Garda sulla S.S.240”, presentata in Consiglio Comunale di Mori in data 10.08.2011.
http://comitatosvtmori.wordpress.com/2011/08/11/osservazioni-alla-mozione-%E2%80%9Ccollegamento-vallagarina-alto-garda-s-ulla-s-s-240%E2%80%9D/

3.8.2011_«Un giro dell’oca senza senso»: i comitati di Nago-Torbole bocciano la Provincia

da IL TRENTINO del 03 agosto 2011 — pagina 24

RIVA. L’ultima versione del collegamento Busa-Loppio elaborata dalla Provincia prevede un tunnel a tre corsie (due in salita, una per la discesa, larghezza totale 13,75 metro comprese due banchine laterali) con entrata da una rotonda da costruire al bivio della Mala -appena sopra Nago- ed uscita poco a sud della discarica (un curvone ininterrotto lungo in tutto 3,5 chilometri), l’attraversamento del Sarca con un nuovo ponte, 500 metri di strada in sponda destra e la rotonda finale al Cretaccio all’altezza del bicigrill.
Sotto il piano stradale è previsto un cunicolo di sicurezza, solo pedonale, largo poco meno di due metri e mezzo ed alto tre.
I Comitati viabilità e vivibilità di Nago-Torbole e del Linfano -Erminio Ressegotti e Giorgio Briosi- contestano pesantemente la proposta della provincia.
La critica fondamentale è rappresentata dal fatto che per unire le due estremità della galleria -da metà della salita verso passo san Giovanni (quota 245 metri) alla piana (quota 65 metri, dislivello complessivo 170 metri)- distanti 1400 metri in linea d’aria il progetto della provincia propone di costruire 3,5 chilometri di tunnel, facendo un giro dell’oca all’interno della montagna, solo per rispettare il 5% di pendenza massima consentita dalle norme sulle sicurezza delle strade.
Con gli stessi 3,5 chilometri dritti, affermano i comitati, si arriverebbe a metà del lago di Loppio, risolvendo anche il problema rappresentato dal superamento del passo San Giovanni per cui la relazione fatta elaborare da Pacher prevede -senza peraltro una qualche quantificazione della spesa prevista- una successiva sistemazione dei tratti più critici della viabilità esistente al fine di consentire un traffico più agevole ai mezzi pesanti.