"Ingegnere per vocazione, fotografo per passione"
 

Il diritto di leggere ovunque

“All’assegnazione mattutina delle corvé, il soldato di seconda classe Tizio (Matricola 14672/1, …) si offre sistematicamente volontario per la corvé meno popolare, più ingrata, assegnata spesso a titolo di punizione, vero oltraggio agli onori più temprati: la leggendaria, infamante, innominabile corvé delle latrine.

Tutte le mattine.
Con lo stesso sorriso. (Interiore.)

(…)

Con la gravità estrema che precede l’assalto, egli afferra lo spazzolone da cui pende lo strofinaccio come se si trattasse dell’insegna della compagnia, e scompare (…).

Le ore passano.

È dato per perso.

È quasi dimenticato. 

È dimenticato.

Ma a fine mattina riappare, battendo i tacchi per il rapporto al maresciallo della compagnia: “Latrine impeccabili, mio signor maresciallo!” (…) Il soldato saluta, fa mezzo giro e si ritira, portando con sé il suo segreto.
Il segreto pesa un bel po’ nella tasca destra della tuta mimetica: 2900 pagine del volume che la Pléiade dedica alle opere complete di Nicolas Gogol’. Un quarto d’ora di strofinaccio per una mattinata di Gogol’… Ogni mattina da due mesi di inverno, comodamente seduto sul trono nella ritirata chiusa a doppia mandata, il soldato Tizio vola ben al di sopra delle contingenze militari. Tutto Gogol’!”

Daniel Pennac in “Come un romanzo”

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