“Ci sono muri poveri, muri secchi e asciutti, costruiti adagio, senza calce, senza modificare le pietre della terra o del mare, muri poveri che stanno su per miracolo, per difendere quel poco che c’è da difendere nella melanconia della povertà e poi ci sono muri ricchi, muri scolpiti, muri organizzati, muri di granito e muri disegnati, muri pesanti, muri spessi, muri grossi, muri spaventosi, muri che proteggono l’oro, le armi, le prigioni, le antiche famiglie, i re antichi e i re di oggi.”
Ettore Sottsass in “Di chi sono le case vuote?”
