“Un altro nuotatore fantasioso è Palomar, uomo che si tuffa per raggiungere bracciata dopo bracciata la saggezza, ma non è ancora arrivato, racconta Italo Calvino.
Palomar sono io, siamo noi, quando nuotiamo nella spada del sole, facciamo il morto contemplando nuvole vaganti, scivoliamo sulla liscia pelle del mare, sempre elucubrando sulla natura e sull’uomo, sulla grandezza e sulla miseria, sull’eternità e sulla caducità.”
Fabio Fiori in “L’abbraccio del mare”
