“Mi sono fermato di recente sul Canal Grande, nell’autunno avanzato, di sera. Dei palazzi che vi si affacciano solo pochi erano illuminati, i più erano sprofondati nella penombra. (…) Al di sopra delle acque stava sospesa una bruma che smussava gli spigoli. Tra l’oscurità che cala e la nebbia che si infittisce, le forme diventano contorni.
La banalità scompare. Ero venuto al momento giusto.”
Predrag Matvejevic in “Venezia minima”
