"Ingegnere per vocazione, fotografo per passione"
 

Quale è il tempo indispensabile per una sosta?

“… vorrei suggerire di non stare a lesinare: soste troppo frettolose non concedono né di godere del luogo in cui sei arrivato, né di ripensare al percorso, permettendo di scorrere la galleria delle immagini che si sono accumulate in te, e soprattutto di ricaricarti.

Non avere come compagna la fretta di arrivare alla meta. Non pensare di stare sprecando tempo (…) L’ansia dell’arrivo (…) guasta il cammino, sminuisce o altera le nostre percezioni, ci impedisce di entrare in sintonia (…) con l’ hic et nunc…”

Tiziana Plebani in “Il segreto della sosta”

La strada non è mai uguale a se stessa.

“… se sei stanco e la strada ti offre un buon posto, fermati. Non rimandare pensando dentro di te che ce ne sarà un altro altrettanto buono più avanti, che è meglio proseguire e non farsi attrarre dalle lusinghe del percorso. No, tu fermati.

La strada non è mai uguale a se stessa. Se il tuo istinto ti ha fatto cogliere l’essenza di un luogo, un genius loci che si è balenato a te, fermati e vivilo.

Tiziana Plebani in “Il segreto della sosta”

… concediti una sosta.

“Che tu abbia fatto dieci chilometri o cinque o che ti sia fermato per prendere fiato a poca distanza da casa, concediti una sosta.

Non è necessario essersela guadagnata. (…)

La sosta non è una ricompensa. È una grazia.

Non c’è cammino senza sosta.

Tiziana Plebani in “Il segreto della sosta”

Le cose ci sopravvivono

“… le cose ci sopravvivono e restano ferme come le abbiamo messe (…) semplicemente ferme ad aspettare niente; perché è solo nostra l’attesa, è solo nostro il dividere il tempo, l’aspettarlo o il rimpiangerlo.

Alle case e alle cose basta restare ferme, è solo nostra l’ansia del passare del tempo.”

Mario Ferraguti in “La voce delle case abbandonate”

Lo sguardo delle cose nelle case abbandonate

“… le cose sono piene degli sguardi di chi ci ha abitato per così tanti anni che poi, quando tutti sono andati e le hanno lasciate lì da sole, le cose è come se avessero trattenuto un po’ degli occhi, sguardi e riflessi di chi dalle porte è passato e ripassato, di chi ha consumato con le scarpe di terra il pavimento, di chi ha trascinato la legna fino al fuoco, chi è entrato felice dalla porta, chi ha pianto seduto sulla sedia, chi si è spogliato nel letto, chi è nato nel letto bagnato di acqua e di sangue e chi è morto, volato dalla casa al cielo passando per il tetto, con le scarpe slacciate, gli specchi coperti e un soldo d’argento nella bocca.”

Mario Ferraguti in “La voce delle case abbandonate”

Tempi e Territorio

“… considerando i tempi lunghi del territorio, la fretta non sempre è la via migliore per conseguire risultati stabili nel tempo.”

Bruno Zanon in “Le politiche del territorio in Trentino: dal secondo statuto del 1971 al 2021”