"Ingegnere per vocazione, fotografo per passione"
 

Fotografia, storia e memoria

Credo che la fotografia, con il suo potere di fissazione del reale, permetta di evocare la storia, di usare la memoria come strumento attivo e sensibile per rimettere in circolo energie trattenute o nascoste dietro le forme dell’apparenza. E se la fotografia alla fine non può certo cambiare il destino della città e non può tanto meno influenzare in modo determinante le scelte progettuali e politiche, ciò che sempre importa è la possibilità di poter creare una nuova sensibilità. Una nuova sensibilità per poter interpretare il mondo conformato, caotico e indecifrabile che ci sta dinnanzi”

Gabriele Basilico in “Architetture, città, visioni. Riflessioni sulla fotografia.”

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