immagini di Guido BENEDETTI | Luca CHISTÈ | Mattia DORI
a cura di Alessandro Franceschini
La “riconquista” insediativa. Verso un nuovo modello di abitare. Se un tempo il Bondone era luogo di frequentazione dei “bondoneri”, ossia persone che in questo contesto avevano prevalentemente riposto le loro risorse per erigere una “seconda” casa, ad uso prevalentemente turistico o per lo sci, oggi, molte persone, in accordo a nuovi paradigmi esistenziali, marcatamente “green-oriented” o semplicemente ispirati dall’idea di vivere un’esistenza avulsa dalla frenesia quotidiana, scelgono di trasferirsi in Bondone non per finalità ludico-sportive, ma per viverci tutto l’anno. Soprattutto la “parte bassa” del Bondone, a partire dalla zona di Candriai, divengono luoghi per una nuova – e stabile – residenza, talvolta immaginata a stretto ridosso degli habitat più naturalistici e selvatici della parte boschiva. Il lavoro fotografico di Guido Benedetti, muovendo da queste nuove istanze, descrive e di rende visivamente conto di queste sopravvenute “identità urbane”, che rappresentano una interessante rifunzionalizzazione dello spazio antropico del Bondone e una “riconquista” di un territorio apparentemente dismesso da tempo.
località Vaneze località Norge località Pra della Fava località Candriai località Candriai località Pra della Fava località Pra della Fava località Lavàchel località Pra della Fava località Pra della Fava località Lavàchel – Vaneze località Lavàchel – Vaneze località Selva di Vason località Selva di Vason località via dei Daini – Vaneze località Lavàchel – Vaneze località Lavàchel – Vaneze località Lavàchel – Vaneze località Pra della Fava località via dei Daini – Vaneze località Vason località Pra della Fava località Lavàchel – Vaneze località Lavàchel – Vaneze località Lavàchel – Vaneze località Lavàchel – Vaneze località Lavàchel – Vaneze località Pra della Fava