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Mori-Alto Garda: “finalmente è l’ora di Mori”

da L’adige del 18 marzo 2010


da Il Trentino del 18 marzo 2010


3 commenti

  1. Lorenzo

    Che Loppio sia già un Paese dal punto di vista sociale non vi è dubbio alcuno. Sul fatto che non sia un paese dal punto di vista urbanistico è altrettanto fuori dubbio.
    Non sto a commentare la pochezza risolutiva delle 3 proposte provinciali che già mi turbano nel titolo “collegamento Alto Garda-Loppio”, invece che “collegamento Alto Garda-Vallagarina”, visto che stiamo parlando di un collegamento a scala globale e non locale.
    L’unica certezza che personalmente porto avanti è che il tunnel deve essere a doppia canna perchè come ben sappiamo il problema principale nel tratto Mori-Alto Garda è la congestione e realizzare un tunnel a canna singola (con volumi di traffico che si aggirano sui 10.000 veicoli/gg per corsia e senso di marcia, traffico pesante superiore al 15%, e tunnel di lunghezza superiore a 3 Km) comporta un altissimo rischio per la sicurezza stradale. Diciamocelo…se capita un incidente a metà tunnel quelli coinvolti son spacciati, con relativo incolonnamento all’interno della canna.
    Il tunnel a doppia canna però comporta soluzioni di intersezioni stradali mica banali. Essendo classificato come extraurbana principale, nell’intersezione con una extraurbana secondaria (2 corsie doppio senso di marcia) come è la S.S. 240 tra Mori e Loppio, è impossibile creare una rotatoria (vi siete mai chiesti perchè non hanno fatto una rotatoria all’uscita di mori ovest invece di quella corsia ad inserimento alquanto pericolosa?) quindi mi viene da smontare la fattibilità di un tunnel con ingresso nella zona di sant’antonio perchè significa che l’unica intersezione stradale possibile è quella su livelli sfalsati, con un impatto generale eccessivo per la zona.
    La soluzione migliore è quella di realizzare il tunnel a partire dall’uscita della circonvallazione ovest di Mori, realizzare li un’intersezione a livelli sfalsati (lo spazio lo permette a differenza della zona di sant’antonio che costeggia una parete) e declassare la strada esistente che entra a loppio e poi prosegue verso nago.
    Dopo di che tutto è possibile, però entrare nella zona di sant’antonio con una galleria a doppia canna è assai complicato, visto che un’intersezione a rotatoria non è possibile (per legge) farla.
    Per Mori ora è il momento di muoversi e in fretta, anche creando un comitato apolitico se necessario, promuovendo una soluzione UNICA che sia davvero in grado di risolvere tutti i problemi per la tratta Vallagarina-Alto Garda.

  2. La proposta di chiusura del tratto della SS240 è evidentemente molto forte e quindi deve essere attentamente valutata e condivisa anche perchè sarebbe possibile solo in caso di uscita del tunnel anche a Nago (il traffico pesante della zona “Mala” non potrebbe essere deviato fino ad Arco per poi tornare verso Mori.
    Credo in definitiva che anche un utilizzo “leggero” del vecchio tracciato possa essere compatibile con un turismo consapevole e il recupero ambientale del lago di Loppio e della zona circostante compreso l’abitato di Loppio.
    Sarebbe infatti più semplice far ammirare a chi transita la bellezza della zona e quindi stimolare ad una visita più attenta.
    Ciao.

  3. Cristian Bertolini scrive in facebook:

    “Da cittadino di Loppio sicuramente fa piacere sentire che c’è una forte sensibilità da parte dell’opinione pubblica e politica (anche se cavalcata da più parti per le elezioni comunali del prossimo Maggio) per il problema del collegamento con la Busa, e questo non è solo un problema di viabilità ma anche di vivibilità e di sviluppo di una zona “vergine” di Mori.
    Sicuramente le proposte presentate in questi giorni dall’assessore Pacher per risolvere il problema del collegamento sono a dir poco sconcertanti, la soluzione del problema partendo da prima dell’abitato di Loppio (loc. S Antonio) sicuramente è una soluzione ottimale.
    Non condivido però quanto rilasciato dal gruppo di opinione di eliminare completamente il traffico dall’attuale sede che costeggia il lago di Loppio che potrebbe essere usata (una volta realizzata la soluzione “ottimale” per Loppio) come passaggio turistico per il Lago di Garda e pertanto funzionale ad uno sviluppo dell’intera zona di Loppio e della Valle di Gresta.”

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