"Ingegnere per vocazione, fotografo per passione"
 

Voglio registrare tutto

“Quando lavoro è come se fossi in preda a una forma morbosa. Voglio registrare tutto. Con il mio comportamento è come se volessi diventare la città stessa. Riprendendo una metafora culinaria, si potrebbe paragonare la città alla cultura della cucina: la si comprende mangiando, senza usare parole.

Non si tratta solo di guardare la realtà, bisogna metabolizzarla, e questo non avviene in un solo giorno.”

Gabriele Basilico intervistato da Gabriel Bauret

Gli intellettuali e la civiltà industriale

“Chi è dentro la realtà dei tempi, l’affarista infido o chi la sfugge pretendendo di serbarsi puro di cuore? Starne fuori non sa e non vuole, ecc. ecc. Nasce una sorta di amletismo dell’intellettuale nella civiltà industriale; è ingarbugliato, ondeggiante, con l’intelligenza tesa; vuole esservi dentro e cercare nel tempo stesso la via d’uscita.”

Guido Piovene parlando de “La speculazione edilizia” nella sua postfazione a “La giornata di uno scrutatore” di Italo Calvino

La gioia dello stare spogliato, a piedi nudi, in un letto caldo e bianco

“… avvertendo forse per la prima volta la gioia dello stare spogliato, a piedi nudi, in un letto caldo e bianco (…). È un sentimento che non m’ha più abbandonato da quella notte, la coscienza di che fortuna sia aver un letto, lenzuola pulite, materasso morbido! In questo sentimento i miei pensieri, per tante ore proiettati sulla persona che era oggetto di tutte le nostre ansie, vennero a richiudersi su di me e così m’addormentai.”

Italo Calvino da “Il barone rampante”

Se un libro m’interessa veramente…

“Se un libro m’interessa veramente, non riesco a seguirlo per più di poche righe senza che la mia mente, captato un pensiero che il testo le propone, o un sentimento, o un interrogativo, o un’immagine, non parta per la tangente e rimbalzi di pensiero in pensiero, d’immagine in immagine, in un itinerario di ragionamenti e fantasie che sento il bisogno di percorrere fino in fondo, allontanandomi dal libro fino a perderlo di vista.

Lo stimolo della lettura mi è indispensabile, e d’una lettura sostanziosa, anche se d’ogni libro non riesco a leggere che poche pagine. Ma già quelle poche pagine racchiudono per me interi universi, cui non riesco a dar fondo.”

Italo Calvino in Se una notte d’inverno un viaggiatore

… e lo spazio da cosa morta e inanimata diventa viva

“Nella luce tagliente, nelle condizioni atmosferiche ideali in cui da allora normalmente fotografo, il calore del sole sulle spalle mi fa sentire tutt’uno con lo spazio in cui sto lavorando, e lo spazio da cosa morta e inanimata diventa viva: le ombre che da una casa cadono verso un edificio, le ombre che ridisegnano il terreno, le ombre che ridefiniscono facciate, modulano costantemente le distanze, avvicinano un corpo a un altro oppure separano, cambiano i prospetti.”

Gabriele Basilico in colloquio con Giovanni Chiaromonte