"Ingegnere per vocazione, fotografo per passione"
 

Dal 1° luglio a Moena cambiano le regole del traffico : finalmente un’esperienza fattiva di buon governo locale. A quando una decisione simile per la città di Mori?

La creazione di una zona a traffico limitato,  consentita dalla presenza della nuova variante di Moena in galleria, comporterà un notevole beneficio e una maggior qualità della vita sia alla popolazione residente (minor traffico in centro e conseguentemente minor inquinamento acustico e dell’aria) che ai turisti (maggiore tranquillità e sicurezza durante le passeggiate in centro) che ai commercianti (i clienti, che potranno muoversi in libertà a piedi o in bicicletta in maggior tranquillità, saranno meno “stressati” per la ricerca di un parcheggio e di conseguenza in uno stato d’animo migliore per gli eventuali acquisti).

Finalmente una positiva “azione di governo” messa in campo da un ente locale per riappropriarsi del proprio destino.

In conclusione: a quando la decisione di intervenire sulla gestione dei flussi di traffico per migliorare la qualità della vita anche dei cittadini di Mori sfruttando appieno le opportunità fornite dalla presenza della circonvallazione di Mori?

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Il testo che segue presenta la nuova viabilità locale a Moena a partire dal prossimo 1° luglio.

originale in : http://moena.blogolandia.it/2009/06/19/dal-1%C2%B0-luglio-a-moena-cambiano-le-regole-del-traffico/

Ancora pochi giorni poi le regole del traffico all’interno del centro abitato cambieranno drasticamente, almeno per chi non è residente a Moena. Dopo vari ipotesi, dibattiti pubblici e discussioni sarà operativa, dal primo di luglio, una nuova regolamentazione del traffico interno e la creazione di una zona a traffico limitato (ztl) a fasce orarie. Un’iniziativa che per dimensioni e impatto è sconosciuta nell’orizzonte delle valli di Fiemme e Fassa. Uno strumento piuttosto energico sul fronte della lotta al traffico, possibile grazie all’entrata in funzione della nuova circonvallazione. Per i residenti non cambierà nulla. L’unico onere è stato quello di mettersi in coda davanti all’ufficio dei Vigili urbani con libretto di circolazione e carta d’identità. In cambio hanno ricevuto un “pass” numerato che permetterà di rendere riconoscibile il loro mezzo. Con questa icona ben visibile sul parabrezza potranno circolare senza limitazioni. Per chi viene dall’esterno, sia esso un turista o solamente un censito di un altro paese, le cose invece cambiano. L’accesso nord al paese è interdetto dall’intersezione con la frazione di Someda. L’ingresso dalla provinciale del passo S. Pellegrino sarà permesso fino al piazzale Navalge dove da anni esiste il più grande parcheggio pubblico del paese. Da questo punto, per i non residenti, è possibile procedere solo a piedi. Nessuna limitazione invece per chi entrerà a Moena dalla direzione sud salvo nei periodi di massimo afflusso turistico (per questa estate da luglio a fine agosto). Dalle ore 10 alle 12 e dalle 16 alle 19 non potranno circolare auto che non espongono il “pass” nel cuore di Moena cioè nel tratto compreso tra piaz de Sotegrava e Ramon. Durante la stagione estiva potrà essere effettuata un’ulteriore chiusura dalle 20.30 alle 23.00 di piazza Sotegrava e della strada lungo l’Avisio denominata “L’Vial” per manifestazioni. Questo vincolo non è continuativo ma vale per tutti: residenti e non. « Si tratta di un esperimento – spiega il sindaco Riccardo Franceschetti – e le soluzioni adottate saranno sottoposte a verifica. Anche la Polizia urbana avrà un occhio di riguardo in questa prima fase di rodaggio. L’obiettivo della giunta è quello di ridurre il traffico all’interno del paese e l’occasione è davvero propizia dopo l’entrata in servizio della nuova circonvallazione. Bisogna però creare una nuova mentalità nei censiti e negli ospiti di Moena perché possibilmente riducano l’uso del mezzo privato all’interno del paese. Tutto questo per rendere più vivibile e accogliente la nostra località turistica». Certo che ogni mutamento richiede di cambiare mentalità e comportamenti. Più delicato è il problema degli ospiti alloggiati in appartamento e preso gli alberghi. Queste strutture avranno a dispostone dei “pass” non nominativi che saranno consegnati di volta in volta agli ospiti. Certamente qualche difficoltà potrà verificarsi nel periodo di massimo afflusso turistico e che andrà segnalato per introdurre gli opportuni correttivi.

Grandi opere pubbliche (e iniziative private) : un’opportunità per il territorio?

Ogni volta che ci viene presentata una nuova opera pubblica o una nuova iniziativa, anche di carattere privato, che modifica il nostro territorio (inteso come ambiente, popolazione, storia e identità) ci vengono elencate tutte le possibili ricadute positive.

Ogni volta che un’opera viene ultimata ci rendiamo conto, anche se non sempre immediatamente, che i reali effetti positivi sono assai minori e che ne esistono anche di negativi.

Purtroppo, molte volte, non è sufficiente la sola realizzazione di un’opera a costituire un’opportunità positiva ma è necessario instaurare una rapporto di dialogo tra opera e territorio dove l’ente pubblico deve fare da “regista”.

Per diventare una VERA OPPORTUNITÀ per tutto il nostro territorio, e non solo per poche persone, la nuova opera o iniziativa deve, infatti, essere messa a sistema con altre azioni fondamentali che di solito sono rappresentate da forti azioni di governo, nella maggioranza dei casi, locale.

Ciò è vero ancor più in una terra, come la nostra, dove la parola Autonomia è giustamente piena di significato a livello provinciale, ma a livello locale fa fatica ad imporsi, ed è normale delegare continuamente al livello amministrativo superiore la risoluzione di problemi che invece potrebbero essere risolti molto più efficacemente e velocemente con una forte presa di coscienza circa la necessità che le comunità locali si riapproprino del proprio destino.

Il centro commerciale più grande di tutti: proprio a Mori?

Il quotidiano L’Adige di oggi mercoledì 10 giugno 2009 dedica ampio spazio alla presentazione del grande centro commerciale che sarà costruito a Mori.

L’articolo, con toni entusiastici, descrive dettagliatamente il “villaggio globale”, “destinato ad incidere in misura rilevante sugli equilibri economici e sociali non solo della borgata, ma di un ampio territorio”. Ebbene: da cittadini di Mori vorremmo esprimere le nostre perplessità in ordine alla realizzazione di questo centro, ben sapendo che il dado è tratto e che siamo giunti ad un punto di non ritorno.

  1. Un altro centro commerciale! Nell’arco di circa 5 km e in poco meno di 5 anni è sorto il Millenium center, sta aprendo i battenti il centro “Area 22” e tra un anno e mezzo sarà la volta del “Global village”: ma abbiamo veramente bisogno di tutto questo? La nostra economia ne trarrà veramente beneficio? I realizzatori sostengono di poter contare su un flusso turistico stimato in circa 10 milioni di persone all’anno: ma quale è il loro bacino di riferimento? Secondo l’annuario statistico della Provincia autonoma di Trento del 2007 (ultimo disponibile) il totale delle presenze turistiche annuali relative agli interi comprensori della Vallagarina e dell’Alto Garda e Ledro è infatti di circa 8,3 milioni.
  2. E il centro di Mori? La realizzazione di questo complesso decreterà, a nostro avviso, la definitiva fine del centro di Mori, già agonizzante da anni e sostenuto solo dalle iniziative dei commercianti e dalle poche manifestazioni annuali (Festa di primavera e Ganzega d’autunno). I negozi rimasti si contano ormai sulle dita delle mani e, non contenti, sembra che il 50% delle superfici commerciali del “Global Village” derivino dal trasferimento di licenze già esistenti nel Comune di Mori.
  3. Il traffico e la bretella. Quanto hanno lottato i Moriani per vedere realizzata la bretella e per eliminare, almeno parzialmente, l’enorme flusso di traffico che transitava sulla S.S. 240? Da qualche anno questo obiettivo è stato raggiunto. E ora? Quale sarà l’impatto sul traffico all’interno del paese di questa nuova realizzazione, considerando che si spera di intercettare almeno 6 milioni di turisti all’anno? Il conto è presto fatto: più di 6.000 macchine al giorno in ingresso e altrettante in uscita, che peggioreranno la qualità della vita dei residenti (in particolare delle vie adiacenti) in termini di inquinamento acustico e atmosferico. Peccato, ce l’avevamo quasi fatta!
  4. Nuova occupazione. Il dato, senz’altro positivo, esposto dall’articolo è quello relativo alla creazione di 300 nuovi posti di lavoro. Speriamo siano effettivamente posti di lavoro aggiuntivi, e non solo dovuti al trasferimento delle attività. E comunque: non si poteva proprio trovare il modo di creare nuove attività sfruttando il centro storico quale “centro commerciale naturale”, valorizzando in questo modo anche il tessuto urbano e storico esistente?
  5. Servizi. E’ vero: il Global Village sarà in grado di offrire, anche ai Moriani, servizi ora non presenti sul territorio comunale: uno su tutti, la piscina. Riteniamo peraltro che sarebbe stato possibile realizzarli, come hanno fatto e stanno facendo altri Comuni del Trentino, senza inserirli in un contesto così dispersivo, estraneo ed avulso dal territorio del nostro Comune.

Questi brevi, e personalissimi, spunti critici hanno l’unico scopo di fare conoscere anche le zone d’ombra del grande progetto, che per noi resta un errore nell’ambito delle previsioni urbanistiche.

Un progetto di questo genere non poteva, più efficacemente e con minori impatti negativi, essere realizzato nella zona dell’ex Alumetal, recuperando e valorizzando strutture esistenti, limitando di conseguenza il consumo di territorio?

Francesca Galassi e Guido Benedetti

Finalmente un volto fresco

Sono molto contento della vittoria di Debora Serracchiani: una persona con idee chiare e precise, fermezza e convinzione nell’affermarle e, nel contempo, atteggiamenti educati e rispettosi delle posizioni altrui.

Non poco di questi tempi!

Nel centro di Moena si limita il traffico. E a Mori?

A Moena dopo un mese dall’apertura della nuova circonvallazione il Comune ha già presentato il nuovo piano del traffico che prevede la chiusura del centro con la creazione di una grande zona a traffico limitato.

A Mori dopo 4 anni dall’apertura della circonvallazione la gestione del traffico è rimasta inalterata, nonostante esista agli atti una proposta di piano del traffico attuata solo in parte. Non solo: si è anche data la possibilità di realizzare un centro commerciale con il quale si genereranno nuovi flussi di traffico tali da vanificare – almeno parzialmente – i benefici effetti della nuova circonvallazione.

A quando la decisione di intervenire sulla gestione dei flussi di traffico per migliorare la qualità della vita dei cittadini di Mori?

Valorizzare le risorse naturali e storiche del comune di Mori

Molte amministrazioni comunali trentine e non, accompagnano i propri visitatori su uno o più percorsi ambientali e culturali al fine di far conoscere al turista, anche solo di passaggio, il proprio territorio e la propria storia.

Mori, per la sua posizione geografica situata tra Rovereto e il lago di Garda, rappresenta da sempre una “terra di passaggio”. Purtroppo a tale situazione non è mai stata data una risposta completa per garantire una soluzione radicale del problema pur in presenza di alcune risorse naturali (in primis la via attrezzata di Monte Albano) e storiche di una certa importanza (ruderi del castello di Monte Albano, il centro storico di Mori, le testimonianze edilizie legate alla coltivazione del tabacco, i palazzi signorili di Mori e Mori Superiore, il vecchio tracciato della MAR, la grotta del Colombo ecc.) ma solo l’adozione di alcune inziative limitate a poche giornate nell’arco dell’anno (il carnevale delle frazioni, la festa di primavera, ecc.).

È necessario intervenire individuando alcuni percorsi storico-culturali in cui accompagnare il turista (p.e. con una guida o un pieghevole in più lingue e alcuni pannelli informativi collocati nei posti più significativi) al fine di arricchire la sua visita con le emozioni personali che solo chi “vive” il territorio visitato può percepire.